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Articolo di alberto4house.

In questo momento o sei sdraiato (sul letto o sul divano) oppure sei seduto su una sedia da ufficio. Ma lo sapevi che…?

Sai che se fai un lavoro “alla scrivania” passi circa 15 anni della tua vita su una sedia da ufficio? E che nell’arco di una vita in ufficio, ci sediamo più di 200.000 volte sulla nostra poltroncina? Conosci la storia di questo elemento di arredo?  Sai che la sedia da ufficio nasconde al suo interno un segreto? Una meccanica capace di migliorare -da subito- la tua postura e la qualità della tua vita? Probabilmente NO. Considera che ancora meno persone che la utilizzano giornalmente ne conoscono il funzionamento ed ignorano la capacità di migliorare il proprio benessere. Scopriamola insieme, ti parlerò -brevemente- delle sue origini e ti svelerò come usarla e regolarla correttamente per stare più comodi: Nelle -solite- 4 semplici mosse!

(Breve) Storia

La Poltrona per Ufficio detta comunemente “Sedia girevole” (swivel chair in inglese) è stata inventata negli Stati Uniti dal famoso politico, architetto e scienziato Thomas Jefferson, il terzo presidente degli Stati Uniti negli anni a cavallo del 1800.  Jefferson richiese all’amico ebanista Francis Trumble di modificare -aggiungendo delle ruote ed un perno centrale- la sua fidata sedia Windsor per renderla più adatta al suo lavoro e comoda per le lunghe ore trascorse alla scrivania.

La sedia tipo “Windsor”

Il risultato, anche se non particolarmente curato dal lato estetico, ebbe subito un largo consenso tra i notabili dell’epoca tant’è che, sulle sedie Windsor di Trumble, sedettero i congressisti americani quando firmarono la Dichiarazione di Indipendenza del 1776.

Tuttora le antesignane delle sedute da ufficio, arredano la Independence Hall di Philadelphia e si narra che il motivo che ispirò Jefferson nella creazione della sedia girevole sia stato la possibilità di ruotare per guardare frontalmente negli occhi i colleghi seduti allo stesso tavolo.

sedia da ufficio

La dichiarazione d’indipendenza Americana. Un dipinto dell’epoca.

La sedia da ufficio da quegli anni ha subito continue trasformazioni ed evoluzioni seguendo i progressi tecnologici e le innovazioni dei materiali. Di seguito un paio di passaggi importanti:

Nel 1926 SEDUS presentò “Federdreh”, la prima sedia girevole da lavoro con colonna ammortizzata, dotata di brevetto internazionale, che è considerata oggi la capostipite delle moderne sedute da ufficio

sedia da ufficio

“Federdreh”, la prima sedia girevole da lavoro con colonna ammortizzata, ed una moderna sedia per l’ufficio. Entrambe di SEDUS.

Ma la vera rivoluzione del prodotto è avvenuta negli anni ’60 quando si passò dal basamento a 4 razze a quello a 5.

Poltroncina M.I.M. anni ’50 con basamento a 4 razze

La maggiore stabilità di questo semplice accorgimento portò allo sviluppo dei primi sistemi di oscillazione e poi a sistemi sempre più complessi sino ai nostri giorni.

Poltrona ufficio EMBODY di Herman Miller Usa, un particolare dello schienale con la tecnologia "Pixelated Support"

Poltrona ufficio EMBODY di Herman Miller Usa, un particolare dello schienale con la tecnologia “Pixelated Support”

Ma basta con la storia, passiamo alle cose pratiche!

Ti spiego brevemente -ed in soli 4 punti- come regolare la tua poltrona/sedia da ufficio.

Si tratta di una spiegazione semplice senza termini astrusi o sottigliezze meccaniche. la puoi mettere in pratica immediatamente e rivoluzionare -da subito- la comodità della tua seduta. Per gli approfondimenti e tutti gli aspetti più tecnici puoi leggere tutti i miei precedenti post oppure contattarmi per una consulenza.

Cominciamo:

1) La postura:

sedia da ufficio

Uno schema della postura sulle sedute da ufficio.

Sembra banale ma per stare “seduti bene” bisogna “sedersi bene”! Non ti faccio lunghe disquisizioni su ergonomia ed anatomia, solo semplici consigli da applicare subito. Posiziona il sedere utilizzando tutto il sedile sino in fondo con la parte lombare a contatto con lo schienale; stai con la schiena diritta appena leggermente inclinata all’indietro e poggia gli avambracci sulla scrivania.

2) La levetta a destra:

sedia da ufficio

Sedia girevole Renberg di IKEA. La levetta che regola l’altezza è sempre a destra.

Lascia cadere il braccio destro e, con la mano, tocca la levetta che trovi sotto il sedile. Con questa levetta regoli l’altezza della tua seduta. Tirandola verso l’alto -e sollevando il proprio peso dal sedile- la seduta si solleverà mentre -da seduti- la stessa azione farà abbassare la poltrona. E’ essenziale che regoli l’altezza in modo tale che –con le piante dei piedi ben poggiati a terra (meglio ancora su un poggiapiedi come vedremo nei prossimi post)- l’angolo del ginocchio (quello formato da femore e tibia) sia esattamente a 90°. Ti ricordo che tutte le poltroncine hanno il comando per la regolazione dell’altezza a destra.

La levetta che hai azionato  svolge anche una ulteriore funzione.

La funzione della levetta a destra è duplice!

Oltre ad azionare il pistone a gas  aziona il meccanismo che rende la poltrona oscillante. Nei successivi due punti vedremo meglio come

3) Il pistone a gas:

sedia ufficio si abbassa da sola

Il Pistone a gas serve ad ammortizzare e regolare l’altezza corretta della seduta.

Non è necessario dilungarsi sulla meccanica e sulle caratteristiche di questo “magico” componente, E’ necessario ricordarsi bene un paio di cose: Il pistone serve contemporaneamente ad ammortizzare la seduta ed a regolarne l’altezza. Indipendentemente dalla raccomandazione di cui al punto 2 il pistone deve SEMPRE poter ammortizzare all’atto di sedersi e quindi NON VA mai tenuto a FONDO CORSA. Lascia sempre qualche centimetro di escursione in modo che svolga correttamente la sua funzione e ti consenta una vita lavorativa libera dal mal di schiena (pensa alle sospensioni della tua auto ed immagina un semplice giro in città senza di esse!). Questo prezioso consiglio inoltre aumenterà la vita della tua sedia da ufficio ed eviterà manutenzioni e continui acquisti di ricambi.

4) L’oggetto misterioso:

E’ pura statistica! Il 90% di chi usa una poltrona da ufficio NON SA che quella “cosa” sotto la seduta di una poltrona da ufficio è una manopola, per la verità molti di loro NON hanno neanche mai fatto caso alla sua esistenza. Dopo tanti anni da venditore di questo prodotto ne ho la certezza matematica ed anche io -agli inizi della mia carriera- ho dovuto faticare per capirlo: Le normative sulla salute in ufficio; le istruzioni ed i manuali di uso e manutenzione erano “optional” a quei tempi. I produttori ed i rivenditori erano troppo impegnati a consegnare centinaia e centinaia di sedute piuttosto che spiegarlo.

Poltrone da ufficio oscillanti, l'oggetto misterioso

Poltrone da ufficio oscillanti, l’oggetto misterioso!

 

Questa manopola ha una funzione importantissima per la salute della tua schiena.

Abbiamo visto che, tirando la levetta verso l’esterno, la tua poltrona è diventata oscillante. Ora, spingi leggermente indietro con la schiena, la poltrona si inclinerà. Probabilmente, però, la forza che dovrai applicare per inclinarti sarà troppa o troppo poca: L’oscillazione non deve essere né troppo “libera” (perchè rischieresti di sbilanciarti all’indietro!) , né troppo “frenata” (perché non sfrutteresti i benefici per la schiena).

Qui entra in gioco l’oggetto misterioso:

Avvitando la manopola renderai l’oscillazione più dura -“più frenata”– mentre svitandola la renderai più “libera”. In buona sostanza la manopola serve a regolare la rigidità (o la morbidezza, dipende dai punti di vista!) dell’oscillazione in funzione del peso dell’utilizzatore. Permette quindi un corretto supporto lombare ed una leggera pressione che ti “costringerà” a tenere la schiena diritta.

La tua schiena ti ringrazierà per la corretta regolazione di questa funzione!

Tutto chiaro? Buon lavoro.

Nota. Le istruzioni riportate in questa guida sono volutamente riduttive e non contemplano tutte le tipologie di meccanismi per sedute da ufficio. Possono essere utilizzate per moltissime sedute da ufficio di tipo “commerciale” con meccanismi di regolazione base. Le sedute da ufficio più moderne e performanti presentano ulteriori comandi oppure integrano in leve, pulsanti o manopole diverse funzioni di regolazione. E’ sempre indispensabile studiare attentamente le istruzioni e dedicare le prime ore di utilizzo di una nuova poltrona da ufficio al suo corretto settaggio per ottenere le migliori prestazioni ed evitare abitudini di postura errate difficili da correggere.

 

Se hai deciso di riparare la tua sedia da ufficio ti potrebbe interessare leggere il mio post più letto di sempre dove ti spiego come riparare le poltrone da ufficio in 4 mosse.

 


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9 thoughts on “Parla l’Esperto: Sedia da ufficio? Ci stai seduto sopra e non sai che puoi …”

  1. alberto4house ha detto:

    Sono felice, grazie di essere un mio lettore.

  2. Anonimo ha detto:

    grazie..ho comprato la stessa sedia dell’mmagine e devo dire che mi sei stato d aiuto..

  3. alberto4house ha detto:

    Ciao Marco, vai senza timore presso negozi specializzati in arredi per l’ufficio o, meglio ancora, in show-room di sedute professionali per l’ufficio. Vedrai che esistono tantissimi commercianti che sono dei veri professionisti. Se hai dei dubbi non esitare a chiedermi un consiglio inviandomi delle foto o comunicandomi marca e modello della seduta che intendi acquistare. Buon pomeriggio. Alberto.

  4. Marco Viggi ha detto:

    Grazie! Ti dirò, fino ad ora sono stato restio ad andare in un negozio, per paura di trovare qualcuno di non esperto, e data la spesa che mi dicono possa arrivare a centinaia di euro, avevo paura di finire poi con una sedia che non risolve i problemi. Io abito a Imola, non è una città grande quindi non so cosa possa esserci nei dintorni. Poi c’era il fatto dell’altezza, tutte le volte che trovo qualcosa con un poggiatesta mi sembra sempre che mi arrivi nella schiena, ma se dici che si possono trovare cose adatte, forse è il caso mi decida ad andare… 🙂
    La seduta che mi ha procurato l’azienda è un coso senza marca e senza nulla, temo sia un po’ un coso fatto al risparmio.
    Grazie ancora.

  5. alberto4house ha detto:

    Ciao Marco e grazie anzitutto di essere un mio lettore. Vengo subito al tuo quesito: L’altezza non influisce sulla regolazione della oscillazione per la quale dovresti trovare un buon compromesso tra un sostegno efficace ed una fluida oscillazione. In pratica, appoggiandoti sullo schienale la poltrona dovrebbe oscillare in maniera fluida senza “andare indietro” troppo facilmente o, viceversa, con troppa difficoltà…Per quanto riguarda la tua altezza non la trovo particolarmente fuori standard, non conosco la tua seduta ma ti consiglio l’acquisto di un modello con schienale alto e, magari, con poggiatesta. In commercio esistono anche delle poltrone con lo schienale regolabile in altezza, valuta anche queste. Per ultimo ti consiglio la visita di un centro specializzato nell’arredo ufficio, se mi dici in quale città vivi, potrei consigliartene qualcuno. Ciao Alberto

  6. Marco Viggi ha detto:

    Salve, interessante questo articolo. In effetti la regolazione della forza dell’oscillazione non l’avevo mai considerata. Anche se non riesco a trovare quella giusta… 🙁
    Ma forse è perché sono 192 cm… infatti mi sembra che lo schienale sia dempre troppo basso…
    Ne approfitto per chiedere: se uno fosse alto, dove si potrebbe trovare una sedia adatta?
    Grazie.

  7. alberto4house ha detto:

    Ciao Nicola, sono molto felice che le mie informazioni ti siano state utili e ti ringrazio per essere un mio lettore.
    Alberto

  8. alberto4house ha detto:

    Buongiorno Nicola, grazie del tuo commento. Mi fa piacere ti sia stato utile.

  9. Nicola ha detto:

    Grazie infinite! Ho comprato una sedia da ufficio e in effetti mi incuriosiva il funzionamento di quella manopola, ora lo so! E grazie anche del fatto che bisogna tirare la leva verso l’esterno per far sì che la sedia sia oscillante. Sembrano sciocchezze ma sono notizie utili.

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