
alberto4house ospita un articolo di Antonia Solari da Houzz Magazine.
Tempo di rinnovare la cucina: ecco una tabella di marcia per partire con il piede (e il progetto) giusti
Ma come riuscire a programmare un percorso di ristrutturazione il più lineare possibile, evitando perdite di tempo, investimenti troppo alti e magari scelte di stile non azzeccate?
Vengono in aiuto i Pro specializzati sul tema, interpellati per capire meglio come ridurre il margine d’errore e quale percorso seguire per avere una cucina nuova senza (troppo) stress.
1. Definisci l’obiettivo
2. Raccogli tutti i documenti necessari
Per quanto riguarda i permessi, non sempre sono necessari, come specifica l’architetto Pierpaolo Iannone: «Se il rifacimento della cucina non prevede opere murarie, l’intervento rientra tra quelli di edilizia libera per cui non sono necessari permessi o comunicazioni da inoltrare all’ufficio per l’edilizia del Comune di appartenenza, in questo caso la documentazione necessaria è costituita semplicemente da un rilievo degli spazi in cui allestire la nuova cucina, completo di tutte le informazioni relative alla posizione degli impianti (scarichi idrici, eventuale impianto gas, impianto elettrico).
Solo nel caso in cui si ha a che fare con una ristrutturazione che preveda variazioni planimetriche sarà necessario effettuare le dovute verifiche e presentare una pratica edilizia in Comune. Se si tratta di una semplice sostituzione della cucina che non comporta modifiche al layout dell’abitazione non occorrono permessi di alcun tipo».
Francesca Ferro Luzzi scende ancora di più nel dettaglio: «Se si vuole intervenire sull’ambiente per ingrandirlo o, al contrario, ridurlo, è necessario presentare la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presso il Municipio di pertinenza, in quanto si vanno a demolire e/o ricostruire tramezzi interni, ossia si effettuano lavori di manutenzione straordinaria».
3. Decidi il budget e raccogli preventivi
Cerca di fare chiarezza elencando i probabili costi l’architetto Marco Finardi: «Per sviluppare il preventivo, il committente dovrà prevedere il rimborso spese per il sopralluogo; per sviluppare il progetto dipende dal valore della cucina e dall’apporto progettuale richiesto, spaziando fra 1.500 e 7.000 euro. Per la realizzazione anche in questo caso dipende dalla tipologia di cucina scelta e dalla dimensione; qui la forbice varia fra 5.000 e 35.000 euro».
Per quanto riguarda gli specifici preventivi sviluppati da parte dei rivenditori, Iannone sottolinea che «Molti rivenditori di cucine, credo la quasi totalità, forniscono uno o più preventivi gratuitamente ai potenziali clienti che lo richiedono.
Normalmente però quasi nessuno rilascia una copia del progetto fino a quando non viene confermato l’incarico. Per questo motivo, se il cliente vuole poter confrontare diversi preventivi dovrebbe avere fra le mani un progetto abbastanza dettagliato da poter sottoporre a diversi rivenditori, possibilmente un progetto sviluppato da un architetto o interior designer».
4. Cerca il Pro più adatto a te
5. Calcola i tempi
Una volta scelto il Pro, comincia il percorso da fare insieme, ma quali tempi prevedere? Viene in aiuto l’esperienza di Francesca Ferro Luzzi: «Lo sviluppo del progetto, a preventivo accettato, può richiedere dalle tre settimane al mese/mese e mezzo, e consiste nel redigere le proposte preliminari da sottoporre ai committenti, apportare le eventuali modifiche, selezionare le finiture in base al budget, redigere il progetto definitivo. Per la realizzazione dipende dalla scelta del fornitore a cui si intende rivolgersi.Se i committenti optano per un brand si può andare dai venti ai sessanta giorni lavorativi; se invece si sceglie di far realizzare la cucina da una falegnameria, è necessario tenere presenti due fattori importanti, ossia i tempo di attesa legati ai lavori in ferie dell’artigiano e la complessità della cucina da realizzare. Come tempi si va dal mese ai tre mesi solari».
6. Scegli i materiali
Pierpaolo Iannone racconta la sua esperienza: «Molti clienti, dopo aver perlustrato il web, riescono ad avere le idee già abbastanza chiare su cosa vogliono, sia relativamente allo stile, sia riguardo ai materiali e al tipo di elettrodomestici da installare. In ogni caso, come per tutti i progetti, anche per quello della cucina si tratta di un percorso che deve necessariamente basarsi sul confronto e sul dialogo fra progettista e committente. Quindi di sicuro i committenti possono proporre moltissimo».«Di solito – specifica Francesca Ferro Luzzi – il progettista effettua preventivamente una ricerca di materiali, finiture e tipologia di elettrodomestici che rientrino nel budget; saranno poi da analizzare insieme al committente che, a sua volta, può proporre quanto più vicino alle sue esigenze».
7. Informati sul cantiere
I consigli dei Pro per tenere a freno costi e tempi
• «Assicurarsi che il preventivo tenga conto di ogni dettaglio; trasporto e montaggio, collegamenti elettrici e idraulici», Pierpaolo Iannone
• «Evitare cambi di idea e modifiche in corso d’opera, che possono portare a un prolungamento dei tempi di produzione», Francesca Ferro Luzzi
• «Avere chiaro, fin da subito, il budget di spesa», Marco FinardiDevi anche tu rifare la cucina? Quali sono i tuoi dubbi principali? Scrivici nei Commenti.
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