
Articolo di alberto4house.
Ad Isola, a scomparsa, sospesa o da incasso, moderna, classica o contemporanea, la cappa da cucina è un elettrodomestico indispensabile, che va scelto con cura, tenendo presente i relativi fattori di funzionalità ed estetica, ma anche di facilità di utilizzo ed installazione.
E’ indispensabile valutare alla perfezione tutti
questi elementi nella scelta della cappa per cucinare in tutta tranquillità, senza preoccuparsi che i cattivi odori invadano la stanza, o che il vapore possa danneggiare i mobili della cucina. Scopriamo in questo articolo i 7 tipi di cappa disponibili sul mercato, le caratteristiche principali e le ultime novità del mercato.
1. a Parete.
La cappa “di arredamento” per antonomasia. Le cappe a parete sono le più diffuse e le prime -intese come cappe “di arredamento”- ad essere apparse sul mercato. Coniugano estetica e funzionalità, armonizzandosi al meglio nei vari contesti e stili di cucina e aggiungendo personalità e funzionalità alla cucina. Dai primi modelli a forma piramidale o a trapezio, si è passati a forme sempre più estrose: “Quadri” o “sculture” con funzione aspirante !

2. ad Incasso
In linea con le tendenze attuali nelle forme in cucina, le cappe ad incasso sono quelle che si inseriscono perfettamente all’interno del pensile, garantendo soprattutto la massima pulizia nel design ma anche funzionalità, efficienza energetica e silenziosità. Sono indicate nelle composizioni cucina alle quali si richiede essenzialità e rigore estetico. Voglio essere più chiaro: Le utilizzo nella progettazione di cucine dei clienti ai quali non piace la tradizionale cappa da arredamento, gli elementi meccanici “a vista” o le finiture metalliche.

3. ad Isola
E’ la cappa presente nell’immaginario della cucina di design con isola centrale, diventa una sicura protagonista della composizione perchè spesso è al centro della stanza. Rievoca le cucine dei grandi chef che la utilizzano anche come superficie di appoggio per pentolame, utensili o vasetti di erbe aromatiche. Riesce -da sola- a catalizzare l’attenzione di una composizione. Ma attenzione però nella progettazione! Valuta bene l’altezza del soffitto e rileva con cura il materiale del solaio per scegliere il corretto sistema di fissaggio. Camini troppo lunghi, tiranti o ribassamenti del soffitto -per avvicinarla al piano di lavoro- rischiano di trasformarla in un accrocchio di metallo, una forzatura di pessimo gusto!

Dimenticavo: Di questa categoria fanno parte anche le cappe sospese con cavi. Le Forme particolari e materiali alternativi spesso abbinano la funzione di lampadario a quella specifica della cappa da cucina.

4. ad Angolo
Le cappe ad angolo sono il modello perfetto per le composizioni di stile classico o per chi può permettersi una composizione di dimensioni importanti e tanto spazio per tutti gli altri componenti. Non sono le mie preferite perchè richiedono uno spazio che spesso non è disponibile negli ambienti cucina metropolitani. Attenti alle pareti ad angolo: Devono tassativamente essere a 90°, non sono ammessi fuori squadra o successive modifiche della cappa.

5. a Soffitto
Consigliate per ambienti cucina minimali e aperti, che spesso si integrano con lo spazio living, le cappe a soffitto coniugano al meglio estetica e funzionalità, con una gamma di soluzioni pensate per garantire una massima versatilità nella scelta della motorizzazione e della modalità di funzionamento più adeguata (aspirante o filtrante). Vanno incassate in un controsoffitto e -le versioni aspiranti- necessitano di una tubazione per l’evacuazione dei fumi. Le ultime novità prevedono sistemi motorizzati saliscendi per aumentare la capacità aspirante.

6. a Scomparsa
Si tratta di una recente novità nel settore delle cappe per cucina che si è sviluppata con il diffondersi delle composizioni ad isola e la tendenza sempre più spinta al minimale. L’aspirazione perimetrale garantisce in ogni caso una totale depurazione dell’ambiente da fumi e vapori. L’illuminazione è spesso posta in alto, per consentire di lavorare ai fornelli con l’estrema sicurezza che solo una buona luce può dare. Lungo la superficie orizzontale della cappa è spesso posizionata una interfaccia comandi touch-control che permette di gestire le funzioni (compresa quella che aziona l’Up&down) con un semplice tocco. Attenzione: i fumi aspirati dalla cappa devono essere evacuati all’esterno con canalizzazioni che vanno previste in fase di progettazione dell’ambiente cucina, specie se la cappa è inserita in un’isola centrale.

7. i Piani Aspiranti
Dulcis in fundo l’ultimissima novità del settore. Piano cottura e cappa in un unico elettrodomestico! Dopo le prime timide presentazioni, la consacrazione al recente Salone di Milano oggi le cominciamo a vedere negli show-room, sulle riviste di settore e nelle pubblicità in TV. Si tratta dei piani cottura con funzione aspirante. Ma funzionano? E come? Quanto costano (mediamente)? Il piano cottura può essere di tipo tradizionale a gas, in vetroceramica o elettrico ad induzione la novità sta nell’inserimento di un motore con una bocca aspirante posizionata al centro. Ai vapori e agli odori di cottura non è permesso nemmeno di salire, vengono aspirati proprio dove si sviluppano: Direttamente sul piano cottura, da pentole, padelle e bistecchiere. Non si tratta di magia, ma di fisica applicata secondo i principi basilari della dinamica dei fluidi. Per farlo le aziende hanno “semplicemente” creato un flusso trasversale superiore alla velocità ascensionale del vapore di cottura. Appositi sensori rilevano inoltre la quantità di fuochi utilizzati ed i fumi emessi avviando e regolando la potenza di aspirazione. Anche in questo caso i fumi non scompaiono per magia: Nella versione filtrante -dopo essere stati “ripuliti”- sono re-imessi purificati nell’ambiente mentre nella versione aspirante sono canalizzati all’esterno tramite apposite tubature. I prezzi vanno dai 1300 euro del modello “base” NIKOLATESLA di Elica ad oltre i 2500 euro per modelli più evoluti ed accessoriati di BOSCH, BORA, MIELE o altre aziende. Non male considerando che risparmieremo il costo della cappa.

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