
Articolo di M. Milano per Houzz. Adattamento grafico di alberto4house.
Gli errori più frequenti nel progettare e arredare una cucina e i consigli per superarli e vivere felici.
Mai essere precipitosi: perché una cucina duri nel tempo e garantisca funzionalità, comfort e stile, è bene considerare questi 9 “strafalcioni” causati – nella maggior parte dei casi – da ideali irraggiungibili.
1. Il top in acciaio
L’estetica high-tech, il materiale che si raccorda a elettrodomestici e strumentazioni, il fascino di un materiale resistente e dal look grintoso (come si vede in questa foto): caratteristiche che possono indurre alla scelta del top in acciaio, un materiale apparentemente inalterabile ma che nel tempo subisce inevitabili scalfiture o piccole abrasioni. Anche un gesto consueto in cucina, come lo strofinare la base in vetro aprendo una bottiglia di vino, possono essere causa di segni evidenti sulla superficie (aloni o macchie).
Un po’ come lo è il parquet, l’acciaio può resistere ai graffi del tempo ma ha bisogno che si accettino le sue rughe o piccole ferite inferte dalla quotidianità. Una cura costante con prodotti facilmente reperibili sul mercato può garantirgli brillantezza e l’attenzione migliore per non pentirsi di una scelta così forte. Una volta scelto, è meglio esaltare il materiale, come in questo esempio dove la forma monolitica dell’isola centrale dona una forte identità a tutto l’ambiente.



Spazio, luce, distanza: come in questo progetto ben proporzionato, dove si ha la possibilità di arrivare all’isola gradatamente (anche solo con lo sguardo) e non trovarsi incastrati in volumi troppo vicini tra loro.
Se in presenza dell’isola il passaggio è garantito ma lo spazio non è ampissimo, meglio scegliere, come in questo esempio, la luce di pareti bianche per creare anche istintivamente una sensazione di apertura e comodità
In questa foto l’utilizzo di Strip Led ad angolo crea un effetto raccolto, amplificato dalla parete nera in contrasto. Un modo geniale di ribaltare la percezione, creando come un “covo” dove cucinare in intimità.
5. La cucina troppo grande
Il problema opposto si può verificare se, avendone la possibilità, si scelga una cucina molto estesa, quasi eccessiva per gli spazi di contenimento o per quelli operativi. I problemi potrebbero sorgere qualora, per questa scelta, si sia compresso lo spazio dedicato ad altri ambienti o se i movimenti interni alle varie zone operative risultassero eccessivi, faticosi, e il tutto desse una sensazione di dispersione formale e funzionale.
Ogni conformazione deve essere adatta e proporzionata allo spazio di chi lo vive. In questo esempio volumi lineari, stacchi e giochi di colore e un ottimo utilizzo di diverse fonti luminose non creano monotonia ma un’ampia composizione non invadente.
6. La cucina dai colori accesi
Scegliere un colore acceso, in qualsiasi ambiente della propria casa, non deve indurre nel timore che possa banalmente stancare ma dovrà essere nettamente marcato e contenuto su superfici definite. Se questa composizione avviene secondo metodo e proporzione, come nella cucina in foto, difficilmente la scelta potrà tramutarsi in un pentimento.
7. Il pavimento troppo delicato
8. Gli elettrodomestici inadeguati
Un frigo capiente può essere indipendente dalla composizione, basta considerare il suo ingombro e considerare la sua presenza, come in questo esempio, per ben integrarlo.
Buona cucina! Buona progettazione!
foto: Giulia Mandetta | LCB LAB by La Chaise Bleue – Marcello Gavioli – Claudia Ponti architettoFossati Interni – Studio Milanese di Architettura – manuarino architettura design comunicazione – GPA Gabriele Pitacco Architetto – 23bassi | Studio di architettura – Angelo Talia – Fotografia Architettura Archviz3D – Annalisa Carli Architetto.
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