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Articolo di alberto4house.

Domotica ? Case Intelligenti ? I.o.T. ? Smart Home ? Internet delle Cose ? Case connesse ?

Se quando senti parlare di questi argomenti i tuoi primi pensieri sono: ..Sarà costosissimo! Troppo complicato! …Ma a che serve?...Fantascienza!”  

è ora di dedicare qualche minuto a leggere questo post. Non fare il Dinosauro, proviamo a sfatare questi miti.

Lo scenario attuale.

Parte tutto dallo smartphone. Quel dispositivo che ci permette di rimanere perennemente connessi e di fare sempre più cose sfiorando semplicemente il suo display.

Se fino a ieri ha reso disponibili miliardi di contenuti di tipo immateriale (musica, informazioni, immagini, video) oggi -grazie allo sviluppo esponenziale dei sensori ed alla connessione dei dispositivi e delle apparecchiature alla rete internet- ci permette di interagire concretamente con il mondo reale al quale quegli stessi dispositivi ed apparecchiature sono connessi indissolubilmente.

Nell’era di “Internet delle Cose” i dispositivi diventano appunto smart, intelligenti, perché connessi alla rete alla quale forniscono dati su se stessi e dalla quale ricevono informazioni ed aggiornamenti che poi elaborano in maniera logica interagendo con noi e con l’ambiente in cui viviamo. Le applicazioni sono molteplici e quelle relative all’abitare stanno subendo negli ultimi anni profonde trasformazioni.

Cos’è la Domotica?

La Domotica costituisce la scienza che studia, appunto, le tecnologie atte a migliorare la qualità della vita negli ambienti usati dall’uomo a scopi produttivi, ricreativi o didattici ed in particolare a migliorare confort, sicurezza e benessere all’interno delle abitazioni.

Pensiamo al citofono; alla serratura del portoncino; al condizionatore; alla TV; agli elettrodomestici; all’impianto di allarme o di videosorveglianza; all’impianto di riscaldamento; a quello per la diffusione della musica ma anche all’impianto elettrico, idrico o a quello di irrigazione; alle tende o alle tapparelle di casa. Queste apparecchiature e impianti, una volta connessi alla rete, possono essere comandati da qualsiasi luogo attraverso lo smartphone e, in quanto connessi tra di loro,  interagiscono con l’ambiente esterno (il tempo metereologico, l’orario, la nostra posizione o infiniti altri parametri) per creare scenari diversi ed adattarsi alle nostre esigenze in maniera intelligente.

Prova ad immaginare:

Se stiamo rientrando a casa per il weekend in una fredda giornata invernale la geolocalizzazione del nostro smartphone comunicherà il nostro avvicinamento aprendo automaticamente il cancello elettrico al nostro arrivo, accendendo le luci dell’ingresso, alzando la temperatura interna, riproducendo la nostra musica preferita o preparando la smartTV per la visione del film appena scelto su Netflix.

Una volta dentro casa -utilizzando un display o tramite comandi vocali- l’impianto di allarme e di videosorveglianza proteggerà il perimetro della nostra abitazione e, magari, si occuperà della nostra privacy aprendo le tapparelle e chiudendo simultaneamente le tende. I sensori di presenza o di movimento accenderanno e spegneranno le luci degli ambienti al nostro passaggio creando uno “scenario luminoso”  adatto al contesto della nostra serata dedicata al relax: Luci d’ambiente rigorosamente spente e poche luci soffuse in corrispondenza della zona TV per farci rilassare durante la visione del film.

Il sistema riduce così il consumo di energia evitando gli sprechi e migliorando il confort generale. In background l’impianto sta monitorando l’assorbimento di tutte le apparecchiature collegate alle rete elettrica spegnendo o mettendo in standby quelle inutilizzate, evitando dispersioni e sovraccarichi e riducendo ulteriormente i consumi. Se necessario provvede ad interrompere l’afflusso di acqua o gas in caso di perdite o malfunzionamenti ed avvia processi di diagnosi e di ripristino.

…Ti sembra fantascienza? No, è realtà!

Molte aziende hanno a catalogo prodotti e sistemi di Domotica -spesso sotto forma di Kit- adatti, in fase di nuova installazione, alla realizzazione di interi impianti oppure ad essere  inseriti su impianti già esistenti con minore investimento economico e senza interventi particolarmente invasivi.

Fornitissimi reparti dedicati alla Domotica sono già presenti nei grandi centri commerciali dedicati alla casa, nei tradizionali negozi di materiale elettrico e nei negozi specializzati.

Cosa offre il mercato?

L’offerta spazia dalle semplici prese “smart” che -applicate “sopra” quelle tradizionali- permettono di attivare,  temporizzare o monitorare i consumi delle apparecchiature ad esse collegate fino ai sistemi domotici integrati, gestiti da una sola App (o da un display all’interno di casa) che permettono di avere sotto controllo e di interagire con tutte le apparecchiature presenti in casa.

Analizziamo allora i 4 principali luoghi comuni sulla Domotica:

La Domotica è Costosa.

E’ necessario anzitutto distinguere tra Prodotti IoT (Internet delle Cose) ed impianti di Domotica.

Nel primo caso si tratta di singole apparecchiature (una presa elettrica, un citofono, un termostato dell’impianto di riscaldamento, un impianto audio o un salvavita) connesse -tramite il wi-fi di casa- alla rete internet e quindi “comandabili” a distanza dal telefono. Le opzioni offerte dalle singole APP permettono di gestire queste apparecchiature in mille diversi modi. Il costo di una di queste “apparecchiature connesse” non è tanto superiore a quello delle “cugine non connesse” ma i vantaggi offerti dalle prime sono indiscutibili.

Un impianto di domotica prevede invece una connessione fisica cablata (… Vuol dire collegata da cavi!) tra tutte le apparecchiature presenti in casa con una unica centralina di comando. Solo questo HUB è collegato ad internet e ci permette di gestire simultaneamente tutte le apparecchiature ad essa collegate. In questo secondo caso il costo è in funzione della grandezza e della complessità dell’impianto da realizzare. E’ giusto osservare che nel caso di una nuova installazione (o di una ristrutturazione) il costo di un impianto di domotica è appena superiore a quello di un impianto di tipo tradizionale ed anzi, in alcuni casi, la semplicità di posa e la facilità di apportare aggiunte e modifiche lo rendono più conveniente.

Ma allora, è corretto affermare che la Domotica è costosa? La risposta è: No. Sia nel caso di acquisto di singole apparecchiature connesse che nel caso di nuovi impianti integrati il costo è solo leggermente superiore a quello della alternativa tradizionale.

 

La Domotica è Invasiva.

Uno dei quesiti che ho ascoltato porre a venditori ed installatori durante la mia ricerca sulla domotica presso negozi e centri specializzati è quello relativo al tipo di lavori necessari per rendere smart la propria abitazione. La paura maggiore dei potenziali utilizzatori è quella di dovere intervenire con opere murarie per il nuovo cablaggio delle apparecchiature da connettere alla rete. Una volta compresa la differenza tra Impianto di Domotica integrato ed apparecchiature connesse la risposta al quesito appare nella sua chiarezza:

Se è mia intenzione comandare singolarmente a distanza  la singola apparecchiatura (come ad esempio aprire un cancello, azionare un impianto, spegnere automaticamente le luci) potrò inserire un dispositivo IoT connesso utilizzando l’impianto già esistente senza grandi modifiche. Sul mercato esistono ad esempio innovative placche che permettono di controllare le luci, le tapparelle e le prese della tua casa da smartphone: Le Living Now di Bticino possono essere montate nelle stesse cassette a muro delle vecchie placche e funzionano sia da placca tradizionale che da “placca connessa”.

Se, invece, è mia intenzione creare un impianto integrato capace di comandare contemporaneamente varie apparecchiature della casa in modo sincronizzato dovrò prepararmi ad un intervento più importante. Un installatore qualificato saprà gestire l’intervento nel modo migliore sostituendo solamente i componenti incompatibili con il nuovo impianto.

Quindi è giusto preoccuparsi del fatto che un impianto di Domotica necessita sempre di interventi importanti? Anche in questo caso la risposta è negativa. Esistono sul mercato soluzioni ed accorgimenti che rendono facile e veloce l’installazione.

 

La Domotica è Inutile.

Questa affermazione deriva dalla istintiva diffidenza di alcune persone alle novità ed al cambiamento, “…Ho sempre abitato in questa casa, ho appena rifatto l’impianto mettendolo a norma e non vedo l’utilità di cambiarlo inserendo gadget elettronici…”

Non è proprio così!

I vantaggi di un impianto di Domotica sono innumerevoli:

Sul fronte della sicurezza passiva permette la gestione intelligente dell’impianto antifurto, di quello antincendio o di quello antiintrusione; su quello della sicurezza attiva la Domotica previene i rischi ed evita gli incidenti domestici grazie ad appositi sensori che rilevano le anomalie di funzionamento ed agiscono in anticipo; i sensori inseriti nel quadro elettrico evitano i sovraccarichi degli elettrodomestici e permettono inoltre un risparmio energetico davvero sensibile.  La Domotica in sostanza eleva il grado di protezione e di efficienza della nostra abitazione a livelli prima neanche immaginabili

Ma allora la Domotica ha una reale utilità oppure si tratta di un altro gadget elettronico dedicato ai maniaci della tecnologia? La Domotica rappresenta una delle più utili innovazioni introdotte nel campo dell’abitare moderno e gli sviluppi ad essa collegati sono in continua crescita.

 

La domotica è Complicata.

Un altro preconcetto relativo alla Domotica è rappresentato dalla difficoltà (soprattutto per le generazioni meno digitali) di utilizzare schermi, display o comunque interfacce diverse dai tradizionali comandi analogici. “Swipe” o “tap” su schermi di tipo “touch” non sono proprio il massimo per chi ha sempre premuto un interruttore o rcomposto un numero su una tastiera. Anche le “generazioni intermedie” hanno spesso un approccio alla tecnologia di tipo molto pragmatico.

Per questo negli ultimi anni è un fiorire di assistenti virtuali: Amazon Echo, Google Home, Apple Homepod o Microsoft che sta lavorando insieme con Harman Kardon e poi Alexa, Siri, Bixby, Cortana fanno a gara per rispondere prima alle nostre domande e rimuovere, quindi, l’ultimo ostacolo per una perfetta comunicazione tra uomo e dispositivi ed essere accettate quindi, a pieno titolo, nelle nostre abitazioni.

Questi dispositivi permettono infatti di comandare sistemi molto complessi attraverso l’uso naturale del modo più naturale di comunicare: La voce ed i gesti.

Ma allora la Domotica è complicata? Se la fase iniziale è riservata agli installatori, l’utilizzo quotidiano diventa semplicissimo per l’utilizzatore. La tendenza è di migliorare ulteriormente la “smooth user experience” per rendere sempre più fluido, semplice e naturale il suo utilizzo.

 

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